Visita a Barbiana, terra di don MilaniRiflessioni del Presidente della Fondazione EURIDIT

Immagini della visita a Barbiana clicca qui

Tornato da Barbiana,  mi tornano prepotentemente in mente le cose che ho visto e sentito. Un’esperienza irripetibile, perché da ogni oggetto e da ogni luogo visto abbiamo ricevuto un forte ed importante messaggio. Tutti i partecipanti alla visita, accompagnati dal Presidente della Fondazione don Milani, Agostino Burberi,  sono stati ulteriormente motivati nel loro ruolo id insegnanti in seguito a questa visita.

Ciò che più mi ha colpito è stata la povertà dell’ambiente, la sua semplicità e la gioia che sprizzava dal volto di chi ci ha ricevuto. Non è stata una visita formale, è stato un mettere occhi, mente e mani su quanto don Milani ha lasciato, nella forma e stato in cui lui le ha lasciate.

Mi sembrava di essere in visita ad una stranissima e bellissima scuola VIVA, ANCORA IN ATTO, perché c’erano anche gli alunni di quel periodo, ora anziani, che quando parlavano della loro esperienza ne erano orgogliosi e felici. La povertà assoluta dell’ambiente faceva contrasto con la ricchezza valoriale ed educativa:  dai vecchi libri conservati agli oggetti didattici costruiti dai ragazzi, dal laboratorio che sembra ancora in funzione alla rassegna fotografica e al museo documentale delle visite dei “Grandi” (inclusa quella di Papa Francesco).

Al cimitero abbiamo trovato una tomba sperduta nel verde e nel canto degli uccelli. Neanche S.Francesco ha l’onore di avere una tomba così semplice e immersa nella natura. La lastra di marmo con un crocifisso riporta solo parole di identificazione del sepolto: nome e cognome, sacerdote priore di Barbiana(titolo che gli appartiene ancora, nessuno gli è succeduto). Il mondo di Barbiana si è fermato a lui. Nessuno sfruttamento turistico del luogo, che è rimasto come ai tempi di don Milani.

Il percorso per arrivare a Barbiana parte dal cippo dei caduti locali della RESISTENZA, è accompagnato da tabelle che riportano gli articoli della prima parte della costituzione ed arriva alla scuola. Non si tratta forse di un forte messaggio non verbale? Dalla Resistenza alla Scuola. Quando si entra nei locali della canonica, trasformati in scuola, sembra che don Milani sia appena uscito con la sua lambretta per una commissione e che stia rientrando. Un ambiente surreale e bellissimo che ti trasporta nel tempo: quando sei seduto su quelle panche attorno ai tavoloni su cui i bambini apprendevano, ti sembra di essere uno di loro.

E siamo andati in visita a Barbiana proprio per imparare da Lui come si fa scuola, oggi e sempre.

Giovanni Polliani, Presidente della Fondazione EURIDIT

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